Bypass Gastrico

L’obesità è una delle malattie che più colpisce la salute pubblica mondiale.È un grave problema che non deve essere sottovalutato perché può determinare l’insorgenza di problemi respiratori, diabete, ipertensione arteriosa e non solo.

Il primo passo per combattere questa malattia è la dieta ed il cambiamento dello stile di vita, ma quando questo non basta ad ottenere una significativa perdita di peso, la chirurgia è l’unica terapia efficace. Esistono diversi interventi chirurgici efficaci nel curare i i pazienti affetti da obesità grave. In questo articolo tratteremo del bypass gastrico, che è il secondo intervento più praticato al mondo dopo la Sleeve Gastrectomy.

 

Cos’è il Bypass Gastrico?

Come detto il bypass gastrico è un intervento chirurgico che si esegue nei soggetti affetti da obesità grave, che non riescono a perdere peso con la sola dietoterapia.

Questo intervento prevede la creazione di una tasca gastrica non collegata al resto dello stomaco, ma direttamente all’intestino. In questo modo, gran parte dello stomaco ed una porzione di intestino rimane escluso dal passaggio di cibo, ottenendo così una riduzione dell’assorbimento.
In altre parole, da una parte si riduce il volume dello stomaco, dall’altra vengono modificati i processi di digestione e di assorbimento del cibo: un’azione mista che combina la componente meccanica restrittiva con l’induzione di malassorbimento.
Lo scopo è quello di determinare un significativo calo ponderale nel paziente.

Dopo l’intervento infatti il paziente non sarà più in grado di mangiare come prima poiché lo spazio disponibile nello stomaco sarà notevolmente ridotto e così riuscirà facilmente a seguire la dieta prescritta senza sforzi.

Sarà molto importante che il paziente impari da subito a riconoscere il senso di sazietà precoce, così da evitare la comparsa di problemi quali il vomito.

 

A chi si rivolge questo intervento?

L’intervento di bypass gastrico è indicato ai pazienti affetti da obesità grave che mostrino:

  • Predisposizione a cambiare in modo permanente il proprio stile di vita e a partecipare ai piani di follow-up dopo l’intervento;
  • Volontà di impegnarsi per un lungo periodo nel post-operatorio e assenza di ostacoli medici o psicologici alla chirurgia e anestesia;
  • Prima dell’intervento, devono essere state provate tutte le misure non chirurgiche per la perdita di peso (dieta, attività fisica , ecc.);
  • Abbiano un BMI (Indice di massa corporea) uguale o maggiore di 40, o uguale o maggiore di 35 con associata una comorbidità che si gioverebbe dalla perdita di peso (ipertensione, diabete, insufficienza respiratoria, dislipidemia, ecc.);

Bypass gastrico: Come si esegue l’intervento

Prima di tutto, il paziente deve sottoporsi ad una visita specialistica multidisciplinare nel corso della quale l’equipe medica valuterà le sue condizioni di salute ed il grado di obesità e stabilirà la terapia più giusta per il suo caso. Il chirurgo gli prescriverà degli esami specifici con lo scopo di valutare eventuali controindicazioni all’intervento. Una volta che si avranno gli esiti delle indagini diagnostiche, si potrà procedere.

L’intervento chirurgico di bypass gastrico viene eseguito in anestesia generale. Il primo tempo chirurgico prevede la creazione una piccolissima tasca gastrica separata completamente dal resto dello stomaco.

Questo primo passaggio serve per ridurre il volume dello stomaco e limitare l’assunzione di cibo. Sarà così sufficiente una piccola quantità di cibo per ottenere il senso di sazietà. Successivamente si procede a a suturare la tasca gastrica all’intestino tenue che sarà a sua volta connesso con un altra ansa intestinale. In questo modo, il cibo non attraverserà più gran parte dello stomaco e la prima parte dell’intestino. L’arrivo di cibo appena masticato in un tratto dell’intestino che non era abituato a riceverlo determina sia una riduzione dell’appetito che, una riduzione del cibo digerito e quindi assorbibile.

L’intervento di bypass gastrico non determina dunque l’asportazione di alcuna parte dell’intestino nè dello stomaco, richiede circa 90-120 minuti per essere ultimato ed è da considerarsi assolutamente reversibile. Dopo l’intervento lo stomaco, il duodeno e le vie biliari non sono più esplorabili con le metodiche tradizionali.

L’intervento viene eseguito con approccio laparoscopico, ovvero “senza tagli”. Per farlo, il chirurgo procede con l’inserimento di alcune cannule attraverso l’addome che permetteranno il passaggio degli strumenti chirurgici e del laparoscopio, una piccola videocamera che permette di osservare il campo operatorio dall’esterno.

Questo intervento è molto efficace e consente una riduzione di peso in molti casi pari a più dei due terzi del peso in eccesso. Accanto all’effetto sulla perdita di peso si segnala la sua efficacia nel trattamento del diabete di tipo II e del reflusso gastro-esofageo.

Rischi e post-operatorio del bypass gastrico

Si tratta di un intervento chirurgico, con tutte le possibili complicanze della chirurgia addominale.
Nel corso dei mesi successivi all’intervento si possono verificare:

  • Anemia da carenza di ferro e/o acido folico che può essere tuttavia prevenuta con la corretta somministrazione di integratori alimentari specifici;
  • Osteoporosi da carenza di calcio che può necessitare di un integrazione per via orale;
  • Ulcera nel punto di unione dello stomaco con l’intestino (più frequente nei fumatori);
  • Ernia interna;
  • Dumping Syndrome o sindrome da svuotamento rapido che causa nausea, vomito o dolori addominali più frequentemente causata da gelati, dolci o cibi troppo zuccherati.

In ogni caso tutte queste complicanze sono gestibili e prevenibili pertanto, sarà necessario sottoporsi ad un follow-up periodico e seguire le indicazioni mediche e nutrizionali del chirurgo, cosa che aiuterà anche a massimizzare i risultati in termini di dimagrimento.

Quanto al post-operatorio, come per gli altri interventi di chirurgia bariatrica, anche per il Bypass Gastrico saranno necessari circa 3-4 giorni di degenza ospedaliera. Anche in questo caso, per tutta la prima settimana il paziente dovrà rispettare una dieta semiliquida. Successivamente gli verrà prescritta una dieta tritata ed infine verranno via via reintrodotti i cibi solidi.

Su indicazione medica, inoltre, sarà necessario assumere ogni giorno un integratore multivitaminico che aiuti il paziente a compensare il difetto nell’assorbimento dei nutrienti dopo l’operazione. In linea generale, comunque, come detto, il consiglio è quello di sottoporsi a regolari controlli medici così da evitare l’insorgenza degli effetti collaterali di questa procedura chirurgica.

Il dott. Michele Giuseppe Iovino si occupa della diagnosi e della terapia chirurgica dell’Obesità patologica. Già Dirigente Chirurgo dell’Ospedale Cardarelli, ha fondato il Centro vesuviano per la diagnosi e cura dell’obesità e delle malattie oncologiche e funzionali dell’apparato digerente. 

Domande?

Se hai dubbi o domande da fare riguardo questo intervento, puoi contattare privatamente il team del dott. Iovino.

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