BMI tra 35 e 40: meglio farmaci o chirurgia bariatrica?

Mag 2, 2025 | Chirurgia Bariatrica, Farmaci per perdere peso, Senza categoria

Se il tuo indice di massa corporea (BMI) si trova tra 35 e 40, ti trovi in quella zona critica dove entrambe le opzioni terapeutiche – farmaci e chirurgia bariatrica – sono scientificamente indicate e possono essere efficaci. È proprio questa varietà di scelte a rendere la decisione più complessa, ma anche più personalizzabile in base alle tue specifiche condizioni cliniche.

Con un BMI in questo range, parliamo di obesità di secondo grado, una condizione seria che richiede un intervento medico specialistico. Non sei né “appena in sovrappeso” né in una situazione di emergenza assoluta, ma ti trovi nel momento ideale per valutare attentamente quale strada intraprendere per la tua rinascita.

La scelta tra terapia farmacologica e chirurgia bariatrica non dovrebbe mai essere casuale o basata solo su preferenze personali. Esistono criteri scientifici precisi, fattori individuali da considerare e obiettivi realistici da definire per arrivare alla decisione più appropriata per il tuo caso specifico.

Le linee guida scientifiche per il BMI 35-40

Secondo le linee guida internazionali della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità (SICOB), quando il BMI si colloca tra 35 e 40, entrambi gli approcci terapeutici sono considerati appropriati, a condizione che siano presenti alcune caratteristiche specifiche.

Quando i farmaci sono la prima scelta

La terapia farmacologica rappresenta l’opzione preferenziale quando:

  • Hai sviluppato obesità negli ultimi 5-10 anni (non obesità cronica dalla giovinezza)
  • Non presenti più di 2-3 comorbidità associate
  • Hai già ottenuto risultati parziali con diete strutturate in passato
  • Il tuo BMI è più vicino a 35 che a 40
  • Puoi sostenere economicamente un trattamento prolungato nel tempo

I farmaci di ultima generazione come tirzepatide e semaglutide hanno dimostrato efficacia significativa proprio in questo range di BMI, con perdite di peso del 15-25% che possono portarti da un BMI di 38-39 a valori intorno a 30-32.

Quando orientarsi verso la chirurgia

La chirurgia bariatrica diventa l’opzione preferenziale quando:

  • Presenti multiple comorbidità (diabete + ipertensione + apnee notturne)
  • Hai una storia di obesità dalla giovinezza o familiare importante
  • Hai già sperimentato fallimenti con terapie farmacologiche precedenti
  • Il tuo BMI è più vicino a 40 o lo supera
  • Cerchi una soluzione definitiva e permanente

La sleeve gastrectomy in pazienti con BMI 35-40 porta a perdite di peso del 60-70% dell’eccesso ponderale, mantenute a lungo termine nell’85% dei casi.

Costi, tempi e accesso: Servizio Sanitario Nazionale o privato?

Una delle considerazioni più pratiche riguarda ovviamente costi e tempi di accesso. In Italia hai essenzialmente due strade davanti: il percorso tramite Servizio Sanitario Nazionale oppure l’intervento in regime privato, ognuno con caratteristiche e vantaggi specifici che vale la pena conoscere bene.

Se rientri nei criteri clinici, l’intervento tramite SSN è completamente gratuito. I requisiti sono abbastanza chiari:

  • devi avere un BMI di almeno 40, oppure un BMI di almeno 35 con almeno una comorbidità come diabete, ipertensione o apnee notturne.
  • Non devono esserci controindicazioni mediche o psichiatriche all’intervento.
  • Non è necessario documentare il fallimento di terapie conservative – è sufficiente che tu sia consapevole di aver già tentato strategie non chirurgiche senza risultati duraturi.

Il percorso SSN include l’intervento chirurgico gratuito e la degenza ospedaliera, ma è importante sapere che le visite pre-operatorie e post-operatorie con nutrizionista, psicologo e chirurgo non sono coperte dal servizio pubblico.

I tempi di attesa attuali si sono notevolmente ridotti rispetto al passato: per la sleeve gastrectomy parliamo di circa 3-4 mesi, mentre per il bypass gastrico i tempi sono simili, solo leggermente più lunghi data la maggiore complessità dell’intervento.

Se invece preferisci tempi più rapidi o condizioni di degenza personalizzate, puoi optare per il regime privato. Il costo completo per il 2025 si aggira intorno ai 3.000€, una cifra che include davvero tutto il pacchetto: gastroscopia pre-operatoria, ecografia addominale, esami del sangue completi, visite anestesiologiche e cardiologiche, e naturalmente l’intervento chirurgico stesso.

I vantaggi del privato sono evidenti:

  • tempi ridotti a 4-6 settimane dall’indicazione,
  • degenza in camera singola con possibilità di avere un accompagnatore,
  • scelta della struttura all’interno del gruppo Nefrocenter®
  • maggiore flessibilità negli orari.
  • Tuttavia, è fondamentale capire che anche in regime privato l’intervento può essere eseguito solo se vengono rispettati i criteri clinici – il pagamento non sostituisce l’idoneità medica.

Indipendentemente dal percorso che scegli, le visite di controllo successive sono ambulatoriali e a pagamento per entrambe le modalità. Parliamo di 100-150€ a visita per i controlli nutrizionali, psicologici e chirurgici, con una frequenza più intensa nei primi mesi che poi si dirada nel tempo.

Quando guardiamo il confronto economico realistico, i numeri diventano interessanti. L’opzione farmacologica ti costa 3.000-4.800€ all’anno, sempre a tuo carico, per il tempo necessario a mantenere i risultati.  L’opzione chirurgica, invece, se vai tramite SSN è gratuita più le visite di follow-up, mentre se scegli il privato sono 3.000€ una tantum più le stesse visite di controllo. Il risultato, però, è permanente e non comporta costi ricorrenti.

Con questi numeri reali sul tavolo, la differenza economica diventa molto meno rilevante di quanto si potrebbe pensare, e la scelta può basarsi principalmente su fattori medici e personali piuttosto che solo economici.

Fattori clinici decisivi per la scelta

La decisione non può basarsi solo su BMI e costi. Esistono fattori clinici che orientano chiaramente verso una delle due opzioni.

Profilo ideale per terapia farmacologica

Maria, 42 anni, BMI 36:

  • Obesità sviluppata dopo gravidanze
  • Diabete di tipo 2 ben controllato
  • Nessuna apnea notturna
  • Lavoro sedentario ma regolare attività fisica nel weekend
  • Disponibilità economica per terapia farmacologica prolungata

Per Maria, la terapia farmacologica può rappresentare l’approccio ideale, permettendole di perdere 12-15 kg e raggiungere un BMI intorno a 30, risolvendo il diabete e migliorando significativamente la qualità di vita.

Profilo ideale per chirurgia bariatrica

Giuseppe, 45 anni, BMI 39:

  • Obesità dall’adolescenza
  • Diabete scompensato + ipertensione + apnee notturne
  • Già provato farmaci con risultati temporanei
  • Lavoro fisicamente impegnativo compromesso dal peso
  • Preferenza per soluzione definitiva

Per Giuseppe, la chirurgia offre la migliore possibilità di risoluzione completa delle comorbidità e di recupero della piena funzionalità lavorativa e sociale.

Il ruolo delle comorbidità nella decisione

Con BMI 35-40, spesso sono presenti comorbidità che possono orientare la scelta terapeutica in modo specifico.

Diabete di tipo 2: un fattore determinante

Il diabete merita un discorso particolare. I farmaci GLP-1 agonisti hanno un effetto duplice: fanno perdere peso E migliorano il controllo glicemico. Questo li rende particolarmente attraenti per pazienti diabetici con BMI 35-37.

Tuttavia, quando il diabete è scompensato (emoglobina glicata >8%) o richiede insulina, la chirurgia bariatrica offre possibilità di remissione completa che i farmaci difficilmente possono garantire. La sleeve gastrectomy determina remissione del diabete nell’85% dei casi entro 12 mesi.

Apnee notturne: quando la chirurgia è superiore

Se soffri di apnee notturne moderate-severe, la chirurgia bariatrica è nettamente superiore ai farmaci. La perdita di peso chirurgica risolve le apnee nel 90% dei casi, mentre i farmaci, pur efficaci, raramente eliminano completamente il problema.

Problemi articolari: l’urgenza della perdita di peso

Ginocchia e schiena che fanno male quotidianamente richiedono una perdita di peso rapida e significativa. La chirurgia offre una riduzione del peso del 25-30% in 6-12 mesi, alleggerendo immediatamente il carico articolare. I farmaci, pur efficaci, richiedono tempi più lunghi.

Aspettative realistiche: cosa puoi ottenere davvero

È fondamentale avere aspettative realistiche sui risultati di entrambe le opzioni per evitare delusioni successive.

Risultati attesi con farmaci (BMI 35-40)

  • Perdita di peso: 15-25% del peso corporeo
  • Tempo: 12-18 mesi per il risultato massimo
  • Mantenimento: richiede terapia continuativa per un periodo prolungato
  • Comorbidità: miglioramento significativo, raramente remissione completa

Esempio pratico: Da 105 kg (BMI 38) a 80-85 kg (BMI 29-31)

Risultati attesi con chirurgia bariatrica (BMI 35-40)

  • Perdita di peso: 60-80% dell’eccesso ponderale
  • Tempo: 12-18 mesi per il risultato massimo
  • Mantenimento: stabile nel tempo senza terapie
  • Comorbidità: remissione completa in alta percentuale dei casi

Esempio pratico: Da 105 kg (BMI 38) a 70-75 kg (BMI 25-27)

La valutazione psicologica: un aspetto sottovalutato

La componente psicologica gioca un ruolo cruciale nella scelta e nel successo di entrambe le opzioni terapeutiche.

Chi è adatto per la terapia farmacologica

  • Persone con buona capacità di aderenza alle terapie
  • Chi preferisce un approccio graduale e reversibile
  • Pazienti con rapporto equilibrato con il cibo
  • Chi ha il supporto familiare per i cambiamenti dello stile di vita

Chi è candidato ideale per la chirurgia

  • Persone motivate al cambiamento radicale
  • Chi ha fallito ripetutamente con approcci conservativi
  • Pazienti con fame emotiva significativa (la chirurgia “aiuta” il controllo)
  • Chi cerca una soluzione definitiva senza costi ricorrenti
  • Chi rientra nei criteri per copertura SSN

Il percorso di valutazione multidisciplinare

La decisione finale dovrebbe sempre emergere da una valutazione multidisciplinare approfondita che consideri tutti i fattori individuali.

Cosa include la valutazione completa

  • Anamnesi dettagliata: storia del peso, tentativi precedenti, comorbidità
  • Esami clinici: funzionalità epatica, renale, cardiovascolare
  • Valutazione nutrizionale: abitudini alimentari, carenze nutrizionali
  • Assessment psicologico: motivazione, aspettative, supporto sociale
  • Analisi economica: sostenibilità a lungo termine delle terapie

Il processo decisionale condiviso

Non esiste una decisione “giusta” in assoluto. Esiste la decisione più appropriata per te, in questo momento della tua vita, considerando le tue priorità, possibilità e obiettivi.

Il medico specialista deve presentarti onestamente pro e contro di entrambe le opzioni, senza spingere verso una scelta precostituita. La decisione finale deve essere tua, ma informata e consapevole.

Domande frequenti per BMI 35-40

Posso provare prima i farmaci e poi, se non funzionano, fare la chirurgia? Sì, è un approccio sequenziale perfettamente valido. Tuttavia, considera che i farmaci “consumano” tempo prezioso e, se falliscono, potresti ritrovarti con comorbidità peggiorate.

Se scelgo la chirurgia, potrò mai assumere farmaci per dimagrire in futuro? In casi selezionati, farmaci specifici possono essere utilizzati anche post-chirurgia per ottimizzare i risultati, sempre sotto controllo medico.

Con BMI 35 sono “abbastanza grave” per la chirurgia? Se presenti comorbidità significative, BMI 35 è assolutamente sufficiente per l’indicazione chirurgica secondo le linee guida internazionali.

I farmaci funzionano meglio se ho sviluppato obesità di recente? Sì, l’obesità di recente insorgenza risponde generalmente meglio ai farmaci rispetto all’obesità cronica dall’infanzia.

Quanto tempo ho per decidere? Non c’è una scadenza assoluta, ma ogni anno di obesità aggiunge danni cumulativi. Prima agisci, migliori sono i risultati a lungo termine.

La decisione che può cambiare tutto

Trovarsi con BMI 35-40 significa essere fortunati: hai ancora la possibilità di scegliere tra opzioni terapeutiche diverse, entrambe efficaci se applicate al caso giusto. Non è una condanna, è un’opportunità.

La differenza tra chi risolve definitivamente il problema dell’obesità e chi rimane intrappolato nel ciclo di perdite e recuperi di peso sta spesso nella capacità di fare una scelta coraggiosa e scientificamente fondata al momento giusto.

Non aspettare che il BMI arrivi a 45 per “meritare” la chirurgia. Non perdere anni con farmaci se il tuo profilo clinico suggerisce che la chirurgia sarebbe più efficace. E non aver paura della chirurgia se rappresenta la soluzione più appropriata per il tuo caso.

Il primo passo è una valutazione specialistica che possa chiarire quale opzione è più adatta al tuo caso specifico. Quello che oggi ti sembra un dilemma irrisolvibile, domani può diventare il punto di svolta della tua rinascita.

BMI 35-40 non è una zona grigia, è una zona di opportunità. Scopri quale scelta può trasformare la tua vita.


Le informazioni contenute in questo articolo hanno scopo puramente informativo e non sostituiscono il parere medico. Per una valutazione personalizzata del tuo caso e per scegliere l’approccio terapeutico più adatto al tuo BMI e alle tue condizioni cliniche, richiedi una consulenza specialistica.

Il dott. Michele Giuseppe Iovino si occupa della diagnosi e della terapia dell’obesità sia farmacologica che chirurgica. Responsabile di Chirurgia Bariatrica e Cura dell’Obesità del gruppo Nefrocenter®, ha fondato il Centro Vesuviano per la diagnosi e cura dell’obesità. La sua filosofia è accompagnare ogni paziente attraverso un percorso di “Rinascita” personalizzato.

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Il dott Giuseppe Iovino

Il dott. Michele Giuseppe Iovino si occupa della diagnosi e della terapia chirurgica dell'Obesità patologica. Già Dirigente Chirurgo dell’Ospedale Cardarelli è il responsabile di Chirurgia Bariatrica e Cura dell’Obesità del gruppo Nefrocenter® e tutor per la formazione degli specializzandi in Chirurgia Generale dell’Università Federico II di Napoli. Ha fondato il Centro vesuviano per la diagnosi e cura dell’obesità e delle malattie oncologiche e funzionali dell’apparato digerente. BIO COMPLETA