Lobesità è una malattia cronica, spesso sottovalutata, che colpisce circa 20 milioni di persone, solo in Italia. Questa malattia, caratterizzata da un patologico accumulo di grasso corporeo, può causare seri problemi per la salute poiché favorisce l’insorgenza ad esempio di problemi respiratori, dell’ artrosi, dell’ipertensione e di altri problemi cardiovascolari.

Un soggetto si definisce obeso quando il rapporto tra il suo peso ed il quadrato della sua altezza (Body Mass Index, BMI) è uguale o maggiore a 30. 

La chirurgia bariatrica, branca chirurgica nata con lo scopo di curare l’obesità e le malattie che questa causa, si è dimostrata essere l’unica terapia veramente efficace per questa patologia.

Chirurgia bariatrica: Tutto quello che c’è da sapere

Quando un soggetto affetto da obesità non riesce a perdere peso con la sola  dieta e con l’ esercizio fisico  ed anche i pochi Kg persi vengono rapidamente ripresi, la chirurgia bariatrica rappresenta l’unica cura possibile ed efficace a lungo termine. Secondo numerose ricerche, infatti, il corpo di una persona obesa da lungo tempo riduce drasticamente il suo metabolismo e mette in atto una serie di altri meccanismi di difesa del peso corporeo che possono essere vinti solo da una terapia drastica come quella chirurgica. Ecco perché la chirurgia Bariatrica funziona nella cura dell’obesità quando tutte le altre terapie sono fallite. 

Il principio attraverso cui questa chirurgia agisce è semplice: favorire il dimagrimento riducendo in modo “meccanico” l’assunzione e/o l’assorbimento degli alimenti. 

Come illustreremo meglio di seguito, esistono diverse procedure chirurgiche ugualmente efficaci ma in linea generale, però, qualsiasi persona che decida di sottoporsi ad un qualsiasi intervento di chirurgia bariatrica, deve sapere che è molto importante anche latteggiamento che assumerà nel pre e nel post-operatorio: dovrà, infatti, essere disposto a modificare radicalmente le proprie abitudini alimentari e il proprio stile di vita ed a seguire un attento follow-up. Lesito migliore lo si otterrà solo in questi casi, pertanto, servono determinazione e forza di volontà.

La chirurgia bariatrica, in altre parole, rappresenta quindi una valida opzione per tutti quei soggetti che soffrono di obesità grave che, però, non sono riusciti a perdere peso mediante le normali pratiche non chirurgiche (dieta e allenamento) e che presentano un atteggiamento propositivo nellaffrontare il pre ed il post-intervento.

L’intervento è ancora di più indicato per coloro che presentano patologie secondaria all’obesità come lipertensione, lapnea ostruttiva del sonno, una ridotta tolleranza al glucosio, il diabete mellito, alti valori di colesterolo e trigliceridi nel sangue.

Quanto ai livelli di obesità, è stato già detto che un soggetto si può ritenere obeso quando il suo BMI è maggiore o uguale a 30. Ebbene, alla chirurgia bariatrica possono sottoporsi coloro che presentano un BMI maggiore di 40, o maggiore di 35 con associata unaltra condizione patologica connessa allobesità. 

Sebbene tuttavia questo indice sia considerato dai più di primaria importanza nello stabilire l’indicazione chirurgica ancora più importante è la condizione  clinica del paziente che viene definito “a rischio” sindrome metabolica quando presenta tre o più dei seguenti sintomi:

  • girovita superiore a 102 cm per gli uomini e a 88 cm per le donne;
  • ipertensione arteriosa superiore a 130 (massima) e 90 (minima);
  • glicemia a digiuno superiore a 110 mg/dl;
  • colesterolemia superiore a 200 mg/dl;
  • trigliceridi superiori a 150 mg/dl.

Come si classifica la chirurgia bariatrica?

Come anticipato esistono diversi interventi chirurgici che possono essere così classificati:

  1. Interventi restrittivi gastrici
  2. Interventi malassoribitivi
  3. Interventi misti

Vediamoli nel dettaglio.

Interventi restrittivi gastrici

Quanto al primo gruppo, con interventi restrittivi si intende quel gruppo di interventi volto a limitare lintroduzione del cibo. Per farlo, utilizzano in prevalenza unazione meccanica che si basa sulla “riduzione” del volume dello stomaco: in questo modo si ha la sazietà con una quantità di cibo inferiore aiutando di fatto il soggetto affetto da obesità a mangiare di meno. 

Di seguito, tutti gli interventi che appartengono a questa categoria:

  • Bendaggio gastrico regolabile
  • Sleeve Gastrectomy
  • Palloncino intragastrico Elipse

Interventi malassorbitivi

La seconda categoria riguarda gli interventi malassorbitivi, il cui scopo principale è quello di ridurre lassorbimento del cibo.

Vale a dire che la cavità gastrica viene collegata alla parte terminale dellintestino tenue e, di conseguenza, lassorbimento di calorie e nutrienti sarà molto limitato. Ecco quali interventi appartengono a questa categoria:

  • Diversione biliopancreatica

Interventi misti

Infine, lultima categoria riguarda gli interventi misti. Come suggerito dal nome stesso, questi interventi sfruttano entrambe i meccanismi precedenti e ne fanno parte questi interventi:

  • Bypass gastrico
  • Mini Bypass Gastrico

In queste procedure viene creata una tasca gastrica non collegata al resto dello stomaco, ma direttamente allintestino. 

Così facendo, gran parte dello stomaco ed una porzione di intestino rimangono esclusi dal passaggio di cibo e si otterrà una riduzione dellassorbimento degli alimenti.

Interventi di chirurgia bariatrica: Come approcciarsi?

Sebbene la malattia obesità sia una sola, i modi per combatterla sono diversi e questo perchè molto dipende dal disturbo alimentare che l’ha  provocata: iperfagia, gorging, sweet eating, grazing, snacking…

Vanno considerati poi i disturbi psichici che spingono a considerare il cibo come un luogo sicuro in cui rifugiarsi e vagliate attentamente le possibili condizioni psichiatriche (depressione maggiore, malattia bipolare…) e I disturbi nutrizionali, come quello da alimentazione incontrollata, che sono controindicazioni assolute alla terapia chirurgica.

In altre parole, lobesità è una malattia davvero complessa ed è per questo che va trattata attraverso un approccio multidisciplinare chirurgo-nutrizionsita-psichiatra. Lo scopo è proprio quello di valutare l’idoneità del paziente all’intervento chirurgico soppesando anche la sua capacità di aderire alle norme alimentari e comportamentali che gli saranno prescritte dopo l’intervento e stabilire, in base al paziente che si ha di fronte,  quale possa essere lintervento migliore per lui. Non esiste infatti un intervento universale che vada bene per tutti i pazienti.

E’ giusto infine ricordare che il candidato alla chirurgia bariatrica deve: 

  • Aver provato, in precedenza, a perdere peso mediante dieta e attività fisica;
  • Pur dimagrendo, non riuscire a mantenere quella condizione benefica per più di sei mesi;
  • Dimostrare moltissima motivazione a migliorare le proprie condizioni di salute;
  • Avere consapevolezza di come la vita possa cambiare dopo lintervento.

Chirurgia bariatrica: Come funziona il recupero post-intervento?

Il recupero degli interventi di chirurgia bariatrica si può dire che avvenga su due fronti: quello alimentare e quello fisico. Prima di illustrarli nel dettaglio però, è bene ricordare che, mediamente, la degenza ospedaliera è di 2 notti e 3 giorni dopo lintervento. Nelle prime 24 ore il dolore post- operatorio sarà gestito con blandi analgesici. Non sarà necessario l’utilizzo del sondino naso- gastrico. Dopo otto giorni verranno rimpssi punti. Veniamo ora allalimentazione: a prescindere dalla modalità di intervento eseguita, il paziente nei primi 20 giorni seguirà una dieta semiliquida che verrà piano piano integrata con cibi solidi. Tuttavia, le quantità di cibo dovranno sempre essere piuttosto limitate. In caso contrario, se il paziente dovesse superare la nuova capacità dello stomaco, potrebbe riscontrare nausea. Comunque, le restrizioni alimentare saranno definite anche in base al tipo di intervento, quindi non esiste una regola generale.

Quanto allattività fisica, invece, anche queste dovrà essere ripresa in modo graduale. Lattività lavorativa si potrà riprendere dopo che si saranno tolti i punti di sutura, cioè dopo otto giorni. In ogni caso, dovrà essere tassativamente leggera. Sono concessi, quindi, lavori dufficio e non quelli in cui si devono sollevare pesi.

Successivamente, in modo lento e graduale – anche in base a come risponde lorganismo allintervento – il paziente potrà riprendere un normale svolgimento delle attività sia lavorative che fisiche.

Ci sono rischi o effetti collaterali dopo lintervento di chirurgia bariatrica?

Come per ogni intervento chirurgico, anche per quelli di chirurgia bariatrica esistono rischi o effetti collaterali. Chiaramente, questi sono ridotti in mani esperte e qualificate e dipendono anche dal tipo di intervento eseguito. 

In ogni caso, dopo qualsiasi intervento, il chirurgo prescriverà la cura più adatta per il paziente e sarà sua premura accertarsi che il decorso post-operatorio prosegua nel migliore nei modi. Per questo motivo, predisporrà anche diverse visite di controllo di follow-up a cui il paziente dovrà attenersi.

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