Steatosi epatica alimentazione, un tema fondamentale per la riduzione di accumulo di trigliceridi nelle cellule del fegato. Infatti, questa patologia è strettamente condizionata dalle proprie abitudini alimentari e dal consumo di alcolici. 

Anche se spesso questa condizione non dà sintomi, in alcuni casi può causare infiammazioni gravi e cirrosi, danneggiando le funzionalità del fegato. Generalmente è una condizione che si verifica tra i 40 e i 60 anni, anche se di recente sta crescendo la sua incidenza tra coloro che hanno un’età inferiore.

Vorremmo spiegarti più precisamente cos’è la steatosi epatica, come prevenirla e quale sia la dieta migliore, l’alimentazione adeguata per evitare che il proprio fegato raggiunga questa condizione.

Steatosi epatica cos’è e tipologie

Come accennavamo prima, la steatosi epatica indica un eccesso di grassi presenti nel fegato, in particolare quando questi ultimi superano il 5% del peso del fegato. Può essere di varie tipologie:

  • non alcolica: si tratta della forma più frequente e occorre quando la dieta è troppo ricca di grassi o in presenza di obesità, sindrome metabolica o diabete;
  • alcolica: questa forma è dovuta all’accumulo di grassi per il consumo di alcol. Per trattarla, uno dei primi passi è evitare il consumo di bibite alcoliche.

Steatosi epatica alimentazione errata e altre cause

Tra le cause di steatosi epatica l’alimentazione errata, una dieta troppo ricca di grassi. Ecco, ad ogni modo, altre cause comuni:

  • sindrome metabolica;
  • obesità;
  • diabete (insulino resistenza);
  • iperglicemia;
  • lunghi digiuni con conseguente rapida perdita di peso;
  • sforzi in eccesso durante l’attività fisica;
  • squilibri ormonali.

Altri fattori di rischio

  • ipotiroidismo;
  • apnee notturne;
  • fumo;
  • ovaio policistico.

Potrebbe incidere anche la predisposizione genetica.

Quali sono i sintomi della steatosi?

I sintomi di steatosi nella maggior parte dei casi sono inesistenti, nonostante sia una condizione molto frequente.Si scopre generalmente grazie ad un’ecografia addominale o mentre il paziente si espone ad altri accertamenti. Ecco quali sono i sintomi più comuni almeno nella sua fase iniziale:

  • perdita repentina di peso;
  • debolezza e stanchezza eccessiva;
  • dolore addominale, al lato destro in alto.

Nel caso in cui sia già in corso la cirrosi, i sintomi difficilmente non sono evidenti e sono i seguenti:

  • prurito generalizzato;
  • gambe, piedi, caviglie e, in alcuni casi pancia, gonfi;
  • ittero: colorazione giallastra della pelle e degli occhi.

Diagnosi

Per diagnosticare la steatosi epatica sono necessari gli esami del sangue. In particolare sono i valori delle transaminasi, del colesterolo, della gamma GT, dei trigliceridi e VES e PCR a indicare la presenza di questa condizione. Oltre agli esami del sangue, lo specialista potrebbe prescrivere un’ecografia addominale, una Tac o Risonanza Magnetica o Biopsia Epatica.

Trattamenti

Anche se il fegato grasso è nella maggior parte dei casi reversibile, la condizione può peggiorare e virare in cirrosi epatica. Ecco perché una corretta alimentazione per steatosi epatica è fondamentale. Infatti, non esistono specifici trattamenti farmacologici ma terapie utilizzate per altre patologie, come il diabete, che possono essere efficaci come cura.

Steatosi epatica alimentazione corretta

Come abbiamo appena visto, non esistono trattamenti farmacologici specifici quindi è ancor più necessario sottoporsi regolarmente a degli esami e scegliere un’alimentazione corretta, evitando che la situazione degeneri. 

Addentriamoci ora in questa tematica perfetta per la prevenzione, “steatosi epatica alimentazione corretta”.

Steatosi epatica dieta

La dieta per steatosi epatica è fondamentale sia per la prevenzione che per il trattamento della malattia. Quella indicata è la dieta mediterranea, dando una particolare attenzione a tutti quei cibi ricchi di omega 3, come pesce, cereali, frutta secca, legumi, olio di oliva e vegetale. 

Importante è ridurre gli alimenti che sono naturalmente ricchi di acidi grassi saturi. Ecco la dieta in sintesi:

  • frutta e verdura a volontà;
  • cereali e farinacei integrali;
  • pesce, preferibilmente azzurro;
  • evitare i fritti;
  • eliminare le bevande alcoliche;
  • ridurre il consumo di dolci e bevande zuccherate;
  • diminuire il consumo di cibi industriali;
  • scegliere l’olio di oliva e grassi mono e polo insaturi.

Chirurgia bariatrica e fegato grasso

Esiste un nesso tra chirurgia bariatrica e fegato grasso? Ebbene, sì. Abbiamo già illustrato prima che l’obesità rientra tra le cause della steatosi epatica. Intervenire con la chirurgia bariatrica, secondo recenti studi comprovati, può consentire la guarigione da questa patologia. 

Infatti, oltre alla diminuzione di peso, permette che si riattivino due specifici ormoni (adiponectina e resistina) responsabili del corretto funzionamento del fegato. Ecco che l’intervento bariatrico non è solo da considerarsi un intervento per perdere peso ma anche per ripristinare alcune funzioni metaboliche che erano compromesse. 

Visto che le conseguenze del fegato grasso non trattato adeguatamente possono includere sia un’infiammazione grave che un carcinoma del fegato, l’intervento è da prendere seriamente in considerazione in caso di obesità, anche negli adolescenti. Inoltre, bisogna considerare che, in tema di prevenzione, coloro che soffrono di malattia epatica non alcolica che subiscono un intervento di chirurgia bariatrica hanno molte meno probabilità che si presenti la cirrosi rispetto a chi si è sottoposto all’intervento.

Per qualsiasi domanda sull’argomento, il nostro team medico è a tua disposizione.