Come psoriasi e obesità sono collegate? Ti illustreremo proprio la risposta a questa e ad altre domande sull’argomento in questo articolo.

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle, che si manifesta con chiazze rosse e squamose, chiamate placche. L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccesso di grasso corporeo, che si misura con l’indice di massa corporea (IMC). Quali sono le conseguenze per la salute di chi soffre di entrambe le patologie? Come sono collegate e quali trattamenti sono disponibili ad oggi? Vediamo di rispondere a queste domande.

Come psoriasi e obesità sono collegate?

La psoriasi e l’obesità sono due malattie che hanno in comune un’origine infiammatoria. Infatti, sono entrambe associate a un aumento dei livelli di alcune molecole pro-infiammatorie, come il fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-alfa) e l’interleuchina 6 (IL-6). Queste molecole contribuiscono a mantenere attivo il processo infiammatorio, sia a livello cutaneo che sistemico.

Inoltre, le due condizioni si influenzano reciprocamente. Da un lato, l’obesità è un fattore di rischio per lo sviluppo e il peggioramento della psoriasi. Infatti, il grasso in eccesso esercita una pressione meccanica sulle placche, favorendone la formazione e l’irritazione. Inoltre, il grasso riduce la produzione di vitamina D, che ha un effetto protettivo sulla pelle. Dall’altro lato, la psoriasi può favorire l’obesità, in quanto causa stress, depressione e isolamento sociale, che possono portare a una maggiore assunzione di cibo e a una minore attività fisica.

L’artrite psoriasica ha relazione con l’obesità?

L’artrite psoriasica è una complicanza della psoriasi, che colpisce le articolazioni, causando dolore, gonfiore e limitazione dei movimenti. Anche l’artrite psoriasica ha una relazione con l’obesità, in quanto il sovrappeso aumenta il carico sulle articolazioni, aggravando i sintomi e la progressione della malattia. 

Inoltre, l’obesità riduce l’efficacia di alcuni farmaci usati per trattare l’artrite psoriasica, come il metotrexato e la ciclosporina.

Come intervenire nel caso di psoriasi e obesità?

Il trattamento della psoriasi e dell’obesità richiede un approccio multidisciplinare, che coinvolga il dermatologo, il reumatologo, il nutrizionista e lo psicologo. L’obiettivo è quello di ridurre l’infiammazione, migliorare la qualità della pelle e delle articolazioni, e prevenire le complicanze associate, come il diabete e le malattie cardiovascolari.

La terapia farmacologica della psoriasi e dell’artrite psoriasica si basa sull’uso di farmaci antinfiammatori, immunosoppressori e biologici, che agiscono sui meccanismi molecolari dell’infiammazione. Tuttavia, questi farmaci possono avere effetti collaterali, come infezioni, ipertensione e alterazioni del metabolismo. Pertanto, è importante associare alla terapia farmacologica delle misure non farmacologiche, come la dieta, l’esercizio fisico e il supporto psicologico.

La dieta ha un ruolo fondamentale nel controllo della psoriasi e dell’obesità, in quanto può modulare l’infiammazione e il peso corporeo. Una dieta equilibrata e ipocalorica, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce, olio di oliva e noci, e povera di grassi saturi, zuccheri, sale e alcol, può favorire la perdita di peso, ridurre i livelli di molecole infiammatorie, e migliorare la funzione del sistema immunitario. 

FAQ psoriasi e obesità

Cosa non mangiare quando si ha la psoriasi?

Alcuni alimenti che possono peggiorare la condizione sono:

  • gli alimenti allergenici, come il latte, le uova, il glutine, le arachidi e i frutti di mare, che possono scatenare una reazione immunitaria e infiammatoria;
  • gli alimenti ad alto indice glicemico, come il pane bianco, la pasta, il riso, i dolci e le bibite zuccherate, che possono aumentare i livelli di insulina e favorire la produzione di molecole infiammatorie;
  • gli alimenti ricchi di acidi grassi omega-6, come gli oli vegetali, la margarina, la carne rossa e i prodotti da forno;
  • gli alimenti che contengono solanina, come le patate, i pomodori, i peperoni e le melanzane;
  • gli alimenti che contengono istamina, come il formaggio, il vino, il cioccolato, i salumi e i cibi fermentati, che possono causare vasodilatazione e prurito.

Che cosa fa peggiorare la psoriasi?

Oltre agli alimenti, traumi, infezioni e alcuni farmaci, ci sono altri fattori che possono peggiorare la psoriasi, come:

  • lo stress, che può alterare l’equilibrio ormonale e immunitario, e aumentare la produzione di cortisolo, un ormone che favorisce l’infiammazione;
  • il fumo, che può danneggiare la pelle, ridurre l’apporto di ossigeno e nutrienti, e aumentare il rischio di infezioni e di cancro;
  • l’alcol, che può disidratare la pelle, interferire con l’assorbimento di alcuni farmaci, e compromettere la funzione del fegato, un organo che ha un ruolo chiave nella detossificazione dell’organismo;
  • il clima, che può influenzare la psoriasi in modo diverso a seconda della stagione. In generale, il freddo, il vento e l’aria secca possono seccare e irritare la pelle, mentre il caldo, l’umidità e il sole possono alleviare i sintomi, grazie all’effetto antinfiammatorio e immunomodulante della luce ultravioletta.

Chi colpisce di più la psoriasi?

La psoriasi è una malattia che può colpire chiunque, ma ci sono alcuni fattori che possono aumentare la probabilità di sviluppare la psoriasi, come:

  • la genetica, che può rendere più suscettibili a ereditare la psoriasi da un familiare affetto;
  • l’ambiente, che può esporre a fattori scatenanti o aggravanti la psoriasi, come le infezioni, lo stress, il fumo, l’alcol, il clima e alcuni farmaci;
  • lo stile di vita, che può influire sul peso corporeo, sull’alimentazione, sull’attività fisica e sul benessere psicologico, che sono tutti aspetti importanti per la prevenzione e il controllo della psoriasi.

Cosa può portare la psoriasi?

Questa malattia che può avere diverse conseguenze, sia a livello fisico che psicologico. A livello fisico, può causare:

  • prurito, bruciore, dolore e sanguinamento delle placche, che possono interferire con il sonno, il lavoro e le attività quotidiane;
  • infezioni della pelle, che possono complicare il decorso della psoriasi e richiedere un trattamento antibiotico;
  • artrite psoriasica, che può compromettere la funzionalità e la qualità delle articolazioni, e aumentare il rischio di osteoporosi e fratture.

A livello psicologico, la psoriasi può causare:

  • vergogna, senso di colpa, rabbia e frustrazione, che possono derivare dall’aspetto della pelle e dalla difficoltà a nascondere le placche;
  • ansia, depressione e bassa autostima, che possono derivare dall’impatto della psoriasi sulla vita sociale, affettiva e sessuale;
  • isolamento, discriminazione e stigma, che possono derivare dalla scarsa conoscenza e comprensione della psoriasi da parte degli altri, e dalla paura di essere giudicati o rifiutati.

In conclusione, psoriasi e obesità sono due malattie infiammatorie che si influenzano reciprocamente. Per prevenirle e controllarle, è importante seguire una dieta sana, fare esercizio fisico e curare la salute mentale avvalendosi delle figure professionali di riferimento.