Obesità infantile e depressione sono due condizioni che si influenzano reciprocamente. Anzi, la depressione è proprio tra le cause principali nei soggetti in sovrappeso. Poco si parla invece del rapporto inverso, ossia del fatto che il sovrappeso porti alla depressione in bambini e adolescenti, molto più frequentemente di quanto si possa pensare. Anche se l’interazione tra queste due condizioni è costantemente oggetto di ricerca, ancora non si comprende pienamente.

In questo articolo vogliamo condividere con te le prove dell’associazione tra obesità infantile e depressione e il ruolo dell’ambiente familiare. Illustreremo anche alcuni trattamenti efficaci per aiutare bambini e adolescenti ad affrontare entrambe le condizioni.

Che relazione c’è tra obesità infantile e depressione?

L’obesità infantile è una condizione caratterizzata da un eccesso di massa corporea rispetto all’altezza e all’età. Si calcola usando l’indice di massa corporea (BMI), che è il rapporto tra il peso in chilogrammi e il quadrato dell’altezza in metri. Un bambino o un adolescente è considerato obeso se il suo BMI supera il 95° percentile per il suo sesso e la sua età.

La depressione è un disturbo dell’umore che si manifesta con tristezza, perdita di interesse, senso di colpa, scarsa autostima, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno e dell’appetito, e talvolta pensieri suicidi. Può avere cause biologiche, psicologiche o sociali, e può essere influenzata da fattori genetici, ambientali o situazionali.

Come accennavamo sopra, numerosi studi hanno dimostrato che esiste una relazione bidirezionale tra obesità infantile e depressione. Da un lato, adolescenti e bambini obesi hanno un rischio maggiore di sviluppare la depressione rispetto ai loro coetanei normopeso. Questo può dipendere da vari fattori, come il bullismo, la bassa autostima, la solitudine, la frustrazione e la soddisfazione corporea. Dall’altro lato, i bambini e gli adolescenti depressi hanno maggiori probabilità di diventare obesi o di aumentare di peso rispetto ai loro coetanei non depressi. Questo può essere dovuto a una ridotta attività fisica, a un aumento dell’appetito, a un consumo di cibi ipercalorici, a un uso di farmaci antidepressivi o a un alterato funzionamento ormonale.

Quali sono i rischi per bambini e adolescenti che soffrono di obesità e depressione?

Soffrire di obesità e depressione durante l’infanzia e l’adolescenza comporta dei rischi sia a breve che a lungo termine per la salute fisica e mentale. A breve termine, i bambini e gli adolescenti obesi e depressi possono avere una peggiore qualità di vita, una minore partecipazione sociale, una scarsa performance scolastica, una maggiore vulnerabilità allo stress e una minore aderenza ai trattamenti.

A lungo termine, i bambini e gli adolescenti obesi e depressi possono avere una maggiore probabilità di mantenere le stesse condizioni in età adulta, con il conseguente aumento del rischio di complicanze cardiovascolari, diabete di tipo 2, cancro, disturbi psichiatrici, disabilità e mortalità precoce.

Trattamenti per obesità infantile e depressione

Il trattamento per l’obesità infantile e la depressione deve essere integrato e personalizzato, tenendo conto delle caratteristiche e delle esigenze di ogni bambino o adolescente. In generale, il trattamento si basa su tre componenti principali: l’intervento dietetico, l’intervento comportamentale e l’intervento farmacologico.

L’intervento dietetico consiste nel modificare le abitudini alimentari del bambino o dell’adolescente, riducendo l’apporto calorico e aumentando il consumo di frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e acqua. L’obiettivo è di favorire una perdita di peso corporeo graduale e sostenibile, senza compromettere la crescita e lo sviluppo. 

L’intervento comportamentale consiste nel modificare i comportamenti del bambino o dell’adolescente, aumentando il livello di attività fisica e riducendo il tempo trascorso in attività sedentarie, come guardare la televisione, giocare ai videogiochi o navigare su internet. L’obiettivo è di migliorare la forma fisica, la salute mentale, l’autostima e le relazioni sociali.

Quando l’intervento dietetico e quello comportamentale non sono sufficienti a garantire una perdita di peso sostanziale, un’ottima possibilità è quella di consultare un professionista per valutare un percorso di chirurgia bariatrica. 

L’intervento farmacologico consiste nell’usare dei farmaci per trattare sia l’obesità che la depressione, quando gli altri interventi non sono sufficienti o sono controindicati. 

Qual è il ruolo della famiglia in caso di obesità infantile e depressione?

La famiglia ha un ruolo fondamentale nel prevenire e nel trattare l’obesità infantile e la depressione. Infatti, la famiglia può influenzare positivamente o negativamente lo stile di vita, l’umore, l’autostima e la motivazione del bambino o dell’adolescente.

Come i familiari possono aiutare bambini e adolescenti?

I familiari possono aiutare i bambini e gli adolescenti che soffrono di obesità e depressione in diversi modi, tra cui:

  • Offrire un sostegno emotivo, ascoltando, incoraggiando, elogiando e mostrando affetto e comprensione;
  • Promuovere uno stile di vita sano, dando il buon esempio, preparando pasti equilibrati, limitando gli snack e le bevande zuccherate, organizzando attività fisiche divertenti e coinvolgenti, limitando l’uso di dispositivi elettronici e garantendo un sonno adeguato;
  • Collaborare con i professionisti della salute, seguendo le indicazioni, partecipando alle sedute, monitorando i progressi e comunicando eventuali difficoltà o preoccupazioni;
  • Evitare atteggiamenti negativi, come criticare, colpevolizzare, confrontare, punire o ignorare il bambino o l’adolescente.

In conclusione, l’obesità infantile e la depressione sono due condizioni relazionate e che richiedono un’attenzione particolare. È importante che la famiglia riconosca i sintomi, consulti i professionisti della salute e adotti dei trattamenti integrati e personalizzati.