L’anoressia può curare l’obesità? Potrebbe sembrare un paradosso ma un recente articolo pubblicato sul Journal of International Dietary Disorders ha proposto questa connessione che è a dir poco sorprendente: l’anoressia nervosa potrebbe nascondere la chiave per combattere l’obesità. Per dirlo in altri termini, le abitudini delle persone anoressiche offrirebbero dei mezzi per rendere più efficiente la riduzione di peso nelle persone obese. 

In sostanza, alcune persone potrebbero pensare che l’anoressia possa essere una soluzione per curare l’obesità, credendo che basti mangiare meno o digiunare per perdere peso e migliorare la propria salute. Ma tutto ciò che in anoressia è considerato sbagliato può essere incoraggiato e apprezzato nel trattamento dell’obesità? Be’, specifichiamo subito che questa è una credenza errata e pericolosa, che non tiene conto della complessità e della gravità dei DCA e dell’obesità. Cerchiamo di approfondire le ragioni di questa conclusione.

I comportamenti anoressici sono giustificati in caso di obesità?

I comportamenti anoressici non sono mai giustificabili, nemmeno quando una persona è obesa. Abitudini come il digiuno prolungato, la restrizione calorica eccessiva o l’uso di sostanze dimagranti, non sono dei metodi sani o efficaci per perdere peso. Al contrario, sono dei segni di una malattia mentale che può avere gravi conseguenze sulla salute fisica e psicologica. 

Come ben noto, infatti, l’anoressia nervosa è un disturbo alimentare (DCA) che si manifesta con una restrizione calorica eccessiva, una paura intensa di ingrassare e una percezione distorta del proprio corpo. Chi soffre di anoressia tende a perdere molto peso e a raggiungere livelli di magrezza pericolosi per la salute. L’anoressia può avere gravi conseguenze fisiche e psicologiche, come l’amenorrea, l’osteoporosi, l’anemia, i problemi cardiaci o il suicidio.

I comportamenti anoressici non solo non risolvono il problema dell’obesità, ma lo aggravano, creando un circolo vizioso di privazione e compulsione alimentare. L’unico modo per affrontare l’obesità in modo sicuro e duraturo è seguire un piano alimentare equilibrato e personalizzato, accompagnato da un’attività fisica moderata e da un supporto psicologico.

A cosa può portare l’anoressia?

L’anoressia non è una scelta o una dieta, ma una malattia mentale che richiede un intervento specialistico. Inoltre, questo disturbo alimentare non può curare l’obesità, ma può portare a delle complicazioni ancora più gravi. Alcune delle possibili conseguenze dell’anoressia sono:

  • La malnutrizione. La carenza di nutrienti essenziali può compromettere il funzionamento di tutti gli organi e i sistemi del corpo. La malnutrizione può causare debolezza, stanchezza, capogiri, infezioni, problemi digestivi o renali;
  • La bradicardia. La riduzione della frequenza cardiaca può essere dovuta alla perdita di massa muscolare e alla disidratazione. La bradicardia può provocare ipotensione, aritmie, svenimenti o arresto cardiaco;
  • L’ipotermia. La diminuzione della temperatura corporea può essere causata dalla perdita di grasso sottocutaneo e dalla ridotta attività metabolica. L’ipotermia può causare tremori, confusione, sonnolenza o coma;
  • La depressione. Il basso umore, la perdita di interesse, la sensazione di colpa o la scarsa autostima possono essere legati alla restrizione alimentare e alla distorsione corporea. La depressione può influenzare negativamente la qualità della vita e aumentare il rischio di autolesionismo o suicidio.

Quale DCA può causare obesità?

Non esiste un DCA che possa causare obesità in modo diretto, ma esistono dei DCA che possono favorire un aumento di peso eccessivo o incontrollato. Alcuni di questi DCA sono:

  • Il disturbo da alimentazione incontrollata (BED). Si tratta di un DCA caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate, in cui si mangiano grandi quantità di cibo in breve tempo e con una sensazione di perdita di controllo. Chi soffre di BED non ricorre a comportamenti compensatori come il vomito o l’esercizio fisico eccessivo. Il BED può portare a un aumento di peso e a problemi di salute associati all’obesità;
  • La bulimia nervosa (BN). Si tratta di un DCA caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori inappropriati, come il vomito autoindotto, l’uso di lassativi o diuretici, il digiuno o l’esercizio fisico eccessivo. Chi soffre di BN ha una paura intensa di ingrassare e una percezione distorta del proprio corpo. La BN può causare delle fluttuazioni di peso e dei problemi di salute come la disidratazione, le carie dentali, le ulcere gastriche o i disturbi elettrolitici.

In conclusione: perché l’anoressia non può curare l’obesità

In conclusione, l’anoressia non può curare l’obesità, al contrario, può aggravare la situazione e mettere a rischio la vita. Indispensabile è ricordare che l’anoressia e l’obesità sono due condizioni che richiedono un approccio multidisciplinare e personalizzato, che tenga conto delle cause, dei sintomi e delle conseguenze di entrambe. 

L’obiettivo non è solo quello di raggiungere un peso normale, ma anche quello di migliorare il rapporto con il cibo e con il proprio corpo, e di aumentare il benessere psicologico e la qualità della vita. Ti invitiamo a contattarci se hai altri dubbi sull’argomento o per ascoltare un parere medico sui migliori trattamenti disponibili in caso di obesità o sovrappeso.