Tra disturbi alimentari e ciclo mestruale esiste una relazione complessa e bidirezionale, che può influire sulla salute fisica e psicologica delle donne. I disturbi alimentari più diffusi sono la bulimia, l’anoressia e il binge eating, che si caratterizzano per una relazione alterata con il cibo e il proprio corpo. 

Queste condizioni possono causare irregolarità, amenorrea o infertilità, a seconda del tipo, della gravità e della durata del disturbo.

Qual è la relazione tra disturbi alimentari e ciclo

Il ciclo mestruale è il processo fisiologico che regola la fertilità femminile e si basa su un equilibrio ormonale tra estrogeni e progesterone. Questi ormoni sono prodotti dalle ovaie e influenzano anche il cervello, il metabolismo, il sistema immunitario e l’umore.

Ecco come i diversi tipi di disturbi alimentari influenzano il ciclo mestruale.

Bulimia e ciclo mestruale

La bulimia si manifesta con episodi di abbuffate, in cui si mangia una grande quantità di cibo in poco tempo, seguiti da comportamenti compensatori, come il vomito, l’uso di lassativi, il digiuno o l’attività fisica eccessiva, per eliminare le calorie ingerite.

Può avere effetti negativi sul ciclo mestruale, soprattutto se associata a una perdita di peso significativa o a una malnutrizione. Alcuni dei possibili effetti sono:

      • Irregolarità mestruale: il ciclo può variare in lunghezza, frequenza e flusso, a causa delle oscillazioni ormonali provocate dalle abbuffate e dai comportamenti compensatori;
      • Amenorrea: l’assenza di mestruazioni può verificarsi se il peso corporeo scende al di sotto di un certo livello, se il grasso corporeo è insufficiente o se il bilancio energetico è negativo. Questo perché il cervello riduce la produzione di gonadotropine, gli ormoni che stimolano le ovaie a produrre estrogeni e progesterone;
      • Infertilità: la ridotta produzione di ormoni sessuali può compromettere l’ovulazione e la qualità dell’endometrio, il tessuto che riveste l’utero e che si stacca durante le mestruazioni.

Anoressia e ciclo mestruale

L’anoressia si caratterizza per una restrizione calorica volontaria, una paura intensa di ingrassare e una distorsione dell’immagine corporea. Ha effetti molto gravi sul ciclo mestruale, che possono essere irreversibili se il disturbo non viene trattato. Alcuni dei possibili effetti sono:

      • Amenorrea: l’assenza di mestruazioni è uno dei criteri diagnostici dell’anoressia e si verifica in circa il 90% dei casi;
      • Infertilità: la mancanza di ovulazione e di endometrio rende impossibile la fecondazione e l’impianto dell’ovulo. Inoltre, l’anoressia può causare danni permanenti alle ovaie, che possono atrofizzarsi o esaurire il loro patrimonio follicolare;
      • Osteoporosi: la carenza di estrogeni può provocare una perdita di massa ossea e un aumento del rischio di fratture. L’osteoporosi è una complicanza frequente e grave dell’anoressia, che può compromettere la qualità della vita e la salute.

Binge eating e ciclo

Il binge eating si manifesta con episodi di abbuffate, in cui si mangia una grande quantità di cibo in poco tempo, senza ricorrere a comportamenti compensatori. Le persone con questo disturbo spesso soffrono di obesità o sovrappeso e di problemi di salute correlati.

Può avere effetti negativi sul ciclo mestruale, soprattutto se associato a un eccesso di peso o a una sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). Alcuni dei possibili effetti sono:

      • Irregolarità mestruale: il ciclo può variare in lunghezza, frequenza e flusso, a causa delle alterazioni ormonali provocate dall’obesità o dalla PCOS. L’obesità può aumentare la produzione di estrogeni dal tessuto adiposo, mentre la PCOS può aumentare la produzione di androgeni dalle ovaie;
      • Amenorrea: l’assenza di mestruazioni può verificarsi se l’obesità o la PCOS causano una resistenza all’insulina, che a sua volta inibisce la produzione di gonadotropine;
      • Infertilità: la difficoltà o l’impossibilità di ovulare e di avere un endometrio adeguato possono rendere difficile la concezione e la gravidanza. Inoltre, l’obesità e la PCOS possono aumentare il rischio di complicazioni in gravidanza, come il diabete gestazionale, la preeclampsia e l’aborto spontaneo.

Conseguenze amenorrea da anoressia

L’amenorrea da anoressia è una condizione seria che può avere conseguenze a lungo termine sulla salute delle donne. Oltre alla perdita di fertilità, l’amenorrea da anoressia può causare:

      • Problemi cardiovascolari;
      • Problemi neurologici;
      • Problemi dermatologici;
      • Problemi psicologici.

Come far tornare il ciclo dopo l’anoressia?

Per far tornare il ciclo dopo l’anoressia, è necessario intervenire sulla causa principale del disturbo, ovvero la restrizione calorica volontaria. Il primo passo è quindi quello di seguire un piano di alimentazione adeguato, che preveda un apporto calorico sufficiente a coprire il fabbisogno energetico e a favorire il recupero del peso corporeo. Il piano alimentare deve essere personalizzato in base alle esigenze e alle preferenze della persona e deve essere seguito con il supporto di un nutrizionista o di un dietista.

Il secondo passo è quello di affrontare i problemi psicologici che sottendono l’anoressia, come la paura di ingrassare, la distorsione dell’immagine corporea, il perfezionismo, il controllo eccessivo, il senso di colpa e la bassa autostima. Per questo, è importante ricorrere a una psicoterapia, che può essere individuale, di gruppo o familiare, a seconda dei casi.

Il terzo passo è quello di monitorare il ciclo mestruale e di consultare un ginecologo in caso di persistenza dell’amenorrea o di altre anomalie.

Ti sarà chiaro ora che disturbi alimentari e ciclo mestruale sono strettamente legati e la loro relazione può influenzare notevolmente la salute di una donna. Per questo, è importante prevenire, riconoscere e trattare questi disturbi rivolgendosi a professionisti del settore.