Cos’è la diabulimia e come uscirne? Questo disturbo alimentare colpisce le persone affette da diabete di tipo 1, che si caratterizza per la riduzione o l’omissione delle dosi di insulina giornaliere necessarie al normale controllo della patologia. Questo comportamento ha lo scopo di provocare una perdita di peso, sfruttando il fatto che l’insulina favorisce l’accumulo di grasso nel corpo.

Indubbiamente la diabulimia è un problema molto serio, che può avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale delle persone che ne soffrono, soprattutto tra gli adolescenti, che sono più vulnerabili alle pressioni sociali e ai disturbi dell’immagine corporea. 

Cos’è la diabulimia?

Diabulimia significato

Il termine diabulimia è una contrazione di diabete e bulimia, due condizioni che possono essere associate in alcuni casi. La bulimia è un disturbo alimentare caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate, seguiti da condotte di eliminazione, come il vomito autoindotto, l’uso di lassativi o l’esercizio fisico eccessivo, per evitare di ingrassare. Può essere considerata un disturbo del comportamento alimentare compensatorio, in quanto le persone che ne soffrono cercano di compensare le abbuffate e di evitare sovrappeso e obesità con metodi pericolosi per la salute.

La diabulimia non è ancora riconosciuta come un disturbo a sé stante dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), ma è considerata una forma di disturbo alimentare non altrimenti specificato (EDNOS), che include tutte le manifestazioni cliniche che non soddisfano i criteri per altri disturbi alimentari. Tuttavia, è una realtà molto diffusa tra le persone affette da diabete di tipo 1, che rappresentano circa il 10% dei casi di diabete. Si stima che tra il 30% e il 40% delle persone con questa condizione possa avere un disturbo alimentare, e tra il 10% e il 20% possa soffrire di diabulimia.

Quali sono i sintomi della diabulimia?

I sintomi della diabulimia possono essere suddivisi in due categorie: quelli relativi al diabete e quelli relativi al disturbo alimentare.

I sintomi relativi al diabete sono causati dalla mancanza o dalla riduzione dell’insulina, l’ormone che regola il livello di glucosio nel sangue. L’insulina è essenziale per permettere alle cellule del corpo di utilizzare il glucosio come fonte di energia. Quando l’insulina è insufficiente o assente, il glucosio si accumula nel sangue, provocando iperglicemia, mentre le cellule devono ricorrere ad altre fonti energetiche, come i grassi e i muscoli. Questo processo porta alla perdita di peso, ma anche a una serie di complicazioni potenzialmente letali, come la chetoacidosi, una condizione in cui il sangue diventa troppo acido a causa dell’eccesso di chetoni, dei prodotti derivati dalla degradazione dei grassi.

I sintomi relativi al disturbo alimentare sono legati alla preoccupazione ossessiva per il peso e l’aspetto fisico, che porta a comportamenti disfunzionali e dannosi per la salute. Alcuni dei sintomi del disturbo alimentare nella diabulimia sono:

  • Riduzione o omissione delle dosi di insulina;
  • Controllo frequente del peso;
  • Evitamento dei controlli medici o falsificazione dei valori glicemici;
  • Isolamento sociale e ritiro dalle attività piacevoli;
  • Bassa autostima e insoddisfazione per il proprio corpo;
  • Depressione, ansia, senso di colpa e vergogna;
  • Disturbi del sonno e dell’umore;
  • Difficoltà a concentrarsi e a prendere decisioni.

Quali sono i rischi della diabulimia?

Alcune delle conseguenze a lungo termine sono:

  • Danni ai reni, al cuore, ai nervi, ai vasi sanguigni e agli occhi;
  • Aumento del rischio di infarto, ictus, cecità e amputazioni;
  • Osteoporosi e fratture ossee;
  • Infertilità e problemi riproduttivi;
  • Coma e morte.

Collegamento con altri disturbi alimentari

La diabulimia è spesso associata ad altri disturbi alimentari, come l’anoressia, la bulimia e il binge eating disorder. Questi disturbi possono essere presenti prima o dopo l’insorgenza del diabete, o possono svilupparsi in seguito alla diagnosi. Il diabete può infatti rappresentare un fattore di stress e di vulnerabilità per lo sviluppo di un disturbo alimentare, in quanto richiede una gestione costante della propria alimentazione, del proprio peso e della propria salute. 

Alcune persone possono percepirlo come una limitazione o una punizione, e possono cercare di ribellarsi o di sfuggire alla realtà attraverso il cibo. Altre persone possono invece sviluppare una paura eccessiva di ingrassare o di perdere il controllo sul proprio corpo, e possono ricorrere a strategie estreme per dimagrire o per compensare le abbuffate.

La presenza di un altro disturbo alimentare può aggravare ulteriormente la situazione della persona affetta da diabulimia, aumentando il rischio di complicanze mediche e psicologiche.

Trattamenti

La diabulimia è una condizione molto complessa, che richiede un intervento multidisciplinare, che coinvolga medici, psicologi, nutrizionisti e infermieri. L’obiettivo principale del trattamento è quello di stabilizzare il livello di glucosio nel sangue e di prevenire le complicanze acute e croniche del diabete. Per fare questo, è necessario che la persona riprenda a somministrarsi le dosi corrette di insulina, seguendo le indicazioni del proprio diabetologo. Inoltre, è importante che la persona segua una dieta equilibrata e personalizzata, che tenga conto delle sue esigenze nutrizionali e metaboliche.

Tuttavia, il trattamento della diabulimia non si limita alla cura del corpo, ma deve affrontare anche gli aspetti psicologici ed emotivi che sottendono il disturbo alimentare. 

Per questo motivo, è fondamentale che la persona riceva un supporto psicoterapeutico adeguato, che possa aiutarla a comprendere le cause e le funzioni del suo comportamento alimentare, a modificare le sue credenze irrazionali sul peso e sull’immagine corporea, a migliorare la sua autostima e la sua regolazione delle emozioni, a sviluppare strategie efficaci per affrontare lo stress e i conflitti, a ristabilire un rapporto sano con il cibo e con se stessa.