Esiste una forma di bulimia senza vomito, in cui le condotte compensatorie sono assenti e molto sporadiche. Ne hai già sentito parlare? Forse pensi che tu o un tuo caro ne soffriate? Probabilmente già sai che la bulimia nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato da episodi di abbuffate, in cui si ingeriscono grandi quantità di cibo in poco tempo, seguiti da condotte compensatorie per eliminare le calorie assunte e prevenire l’aumento di peso. Tra queste condotte, la più comune è il vomito autoindotto, ma ci sono anche altre pratiche come l’uso di lassativi e diuretici, farmaci dimagranti o esercizio fisico eccessivo.

Nel caso della bulimia senza vomito, la persona che ne soffre non riesce a liberarsi del senso di colpa e di vergogna dopo le abbuffate e può sviluppare problemi di salute come obesità, ipertensione, diabete, colesterolo alto e carie dentarie. Come si guarisce, quali sono le conseguenze e chi ne è più soggetto sono solo alcune delle domande alle quali daremo risposta qui di seguito. 

Bulimia senza vomito: esiste davvero?

La bulimia senza vomito è una realtà che colpisce molte persone, soprattutto donne. Si tratta di una forma meno evidente e meno riconosciuta della bulimia nervosa con vomito, ma non per questo meno grave o invalidante.

La persona che soffre di questo tipo di bulimia ha un rapporto alterato con il cibo e con il proprio corpo. Il cibo diventa una fonte di piacere e di conforto nei momenti di stress, noia, tristezza o solitudine, ma anche un motivo di sofferenza e di insoddisfazione. Il corpo diventa un oggetto da controllare e da modificare secondo i canoni estetici imposti dalla società o dal proprio ideale irrealistico.

Inoltre, chi ne soffre vive in un circolo vizioso: si abbuffa per calmare le proprie emozioni negative, ma poi si sente in colpa e si odia per aver perso il controllo. Questo la porta a cercare di seguire delle regole dietetiche molto rigide e restrittive, che però non riesce a mantenere a lungo. Così, alla prima occasione, si abbuffa di nuovo e ricomincia il ciclo.

Bulimia senza vomito come curarla?

La bulimia senza vomito è una patologia complessa che richiede un intervento multidisciplinare. Che sia tu a soffrirne o un tuo amico, ricorda che non basta seguire una dieta equilibrata o fare attività fisica per guarire dalla bulimia. È necessario affrontare le cause psicologiche ed emotive che stanno alla base del disturbo alimentare e che spingono la persona a usare il cibo come una valvola di sfogo.

Per questo motivo, il primo passo per curare la bulimia senza vomito è rivolgersi a uno specialista qualificato, come uno psicologo o uno psichiatra esperto in disturbi dell’alimentazione. Lo specialista potrà valutare la situazione della persona e proporle un percorso terapeutico personalizzato, che può includere:

  • Una psicoterapia individuale o di gruppo, per aiutare la persona a riconoscere e gestire le proprie emozioni, a migliorare la propria autostima e il proprio rapporto con il cibo e con il corpo;
  • Un supporto nutrizionale, per insegnare alla persona a seguire una dieta sana ed equilibrata, senza restrizioni eccessive o abbuffate compulsive;
  • Un supporto farmacologico, se necessario, per trattare eventuali sintomi associati alla bulimia senza vomito, come ansia, depressione o disturbi del sonno.

Quali sono le conseguenze della bulimia senza vomito?

La bulimia senza vomito può avere delle conseguenze negative sia sul piano fisico che su quello psicologico. Sul piano fisico, può provocare:

  • Aumento o diminuzione del peso corporeo;
  • Alterazioni del metabolismo;
  • Problemi cardiovascolari;
  • Problemi digestivi;
  • Problemi ormonali;
  • Problemi dentali;
  • Problemi dermatologici.

Sul piano psicologico, invece, può causare bassa autostima, insoddisfazione corporea, paura di ingrassare, senso di colpa, vergogna, isolamento sociale, ansia, depressione e disturbi dell’umore.

Chi ne è più soggetto?

Considera che la bulimia senza vomito può colpire chiunque, indipendentemente dall’età, dal sesso o dalla classe sociale. Tuttavia, ci sono alcuni fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare questo disturbo alimentare. Tra questi fattori ci sono:

  • storia familiare o personale di disturbi del comportamento alimentare (anche binge eating) o di altri problemi psichici;
  • traumi o abusi nell’infanzia o nell’adolescenza;
  • personalità perfezionista, impulsiva o dipendente;
  • difficoltà a esprimere e regolare le proprie emozioni;
  • scarsa fiducia in sé stessi e nel proprio valore;
  • possedere un’immagine corporea distorta o negativa;
  • esposizioni a pressioni sociali o culturali riguardo al peso e all’aspetto fisico.

Come uscirne?

Uscire dalla bulimia senza vomito è possibile, ma richiede tempo, impegno e motivazione. Se cerchi una soluzione magica o rapida per guarire da questo disturbo alimentare non c’è. È necessario intraprendere un percorso terapeutico serio e professionale che ti aiuti o aiuti il tuo caro a cambiare il proprio comportamento alimentare ma anche il proprio modo di pensare e di sentire.

Per uscirne è importante:

  • riconoscere il problema e chiedere aiuto;
  • seguire le indicazioni dello specialista e aderire al trattamento proposto;
  • non isolarsi ma cercare il sostegno dei propri familiari e amici;
  • non vergognarsi né sentirsi in colpa per il proprio disturbo alimentare;
  • non confrontarsi con gli altri né con i modelli imposti dai media riguardo il peso e le forme;
  • accettarsi e apprezzarsi per quello che si è al di là dell’aspetto fisico.

In conclusione, vogliamo rassicurarti del fatto che la bulimia senza vomito è una sfida difficile da affrontare ma non impossibile da superare. Con l’aiuto giusto e con la volontà di cambiare si può ritrovare il benessere fisico e psicologico e ristabilire un rapporto sano ed equilibrato con il cibo e con se stessi.