Certificato dello psicologo per chirurgia bariatrica: cosa chiedono

Nov 26, 2025 | Psicologia

Certificato dello psicologo per chirurgia bariatrica: cosa chiedono

Prima di sottoporsi a un intervento di chirurgia bariatrica, ogni paziente deve ottenere un certificato di idoneità psicologica rilasciato da uno psicologo o uno psichiatra. Si tratta di una certificazione obbligatoria prevista da tutte le linee guida nazionali (SICOB-SIO-SISDCA) e internazionali (IFSO-EC/EASO), necessaria per accedere alla procedura chirurgica.

Il motivo per cui viene richiesta questa valutazione è semplice: l’obesità non è solo una condizione fisica. È una malattia cronica multifattoriale in cui gli aspetti psicologici giocano un ruolo determinante, sia nel causarla che nel tentativo di curarla. Il certificato serve a verificare che il paziente sia psicologicamente pronto ad affrontare l’intervento e il percorso post-operatorio, identificando eventuali condizioni che potrebbero compromettere la riuscita del trattamento.

Perché è necessaria la valutazione psicologica

La chirurgia bariatrica non è una soluzione miracolosa che funziona automaticamente. Il successo a lungo termine dipende dalla capacità del paziente di modificare radicalmente il proprio stile di vita, aderendo alle prescrizioni alimentari, all’attività fisica e al follow-up medico regolare. Senza un adeguato equilibrio psicologico e una motivazione solida, questi cambiamenti diventano molto più difficili da mantenere.

Lo psicologo deve valutare diversi aspetti cruciali che influenzano l’esito dell’intervento. Innanzitutto, la motivazione reale del paziente: alcune persone cercano nell’intervento una soluzione rapida senza comprendere pienamente l’impegno richiesto. Altri hanno aspettative irrealistiche sui risultati, immaginando una trasformazione completa della propria vita che vada oltre il semplice calo ponderale.

Inoltre, molti pazienti con obesità grave hanno vissuto anni di tentativi fallimentari con diete e programmi di perdita peso, accumulando frustrazione e senso di sconfitta. Questo vissuto emotivo può influenzare negativamente l’approccio alla chirurgia se non viene adeguatamente esplorato e affrontato.

Cosa valuta lo psicologo durante i colloqui

L’iter di valutazione psicologica per la chirurgia bariatrica si articola tipicamente in 2-4 incontri, ciascuno con obiettivi specifici. Durante il primo colloquio, lo psicologo raccoglie una dettagliata anamnesi psicologica esplorando la storia del peso corporeo del paziente: quando è iniziato il problema, come si è evoluto nel tempo, quali fattori hanno contribuito all’aumento ponderale.

Viene esaminata la storia dei trattamenti dietetici pregressi: quante diete ha tentato, perché sono fallite, quali strategie ha utilizzato. Questo permette di identificare pattern comportamentali ricorrenti e di valutare la capacità del paziente di aderire a un programma strutturato nel lungo periodo.

Il comportamento alimentare viene analizzato in profondità. Lo psicologo indaga la presenza di disturbi del comportamento alimentare come:

  • Binge Eating Disorder (disturbo da alimentazione incontrollata): episodi ricorrenti di abbuffate con sensazione di perdita di controllo
  • Night Eating Syndrome (sindrome da alimentazione notturna): necessità di mangiare durante la notte con consapevolezza degli episodi
  • Grazing (alimentazione continua): tendenza a mangiare piccole quantità di cibo continuamente durante la giornata
  • Fame emotiva: utilizzo del cibo come risposta a emozioni negative, stress o noia piuttosto che a fame fisica

La motivazione all’intervento viene esplorata attentamente. Lo psicologo cerca di capire se la decisione è autonoma e consapevole o se è influenzata da pressioni esterne (familiari, partner, medici). Una motivazione puramente estetica o dettata da altri tende a predire un esito meno favorevole rispetto a una motivazione centrata sulla salute e sul miglioramento della qualità di vita.

Le aspettative vengono discusse apertamente. Molti pazienti si aspettano che l’intervento risolva automaticamente tutti i problemi della loro vita: relazioni, carriera, autostima. Lo psicologo lavora per ancorare queste aspettative alla realtà, aiutando il paziente a sviluppare obiettivi realistici e raggiungibili.

L’immagine corporea rappresenta un altro aspetto fondamentale. Pazienti con una percezione distorta del proprio corpo o con aspettative irrealistiche sul risultato estetico finale possono sperimentare insoddisfazione anche dopo un significativo calo ponderale. Questo può portare a depressione post-operatoria o all’abbandono del follow-up.

Test psicologici utilizzati nella valutazione

Oltre ai colloqui clinici, lo psicologo somministra una batteria di test psicometrici standardizzati per oggettivare le valutazioni emerse durante i colloqui. I test più comunemente utilizzati includono:

MMPI-2 (Minnesota Multiphasic Personality Inventory): Uno dei test di personalità più utilizzati al mondo, che fornisce un profilo completo delle caratteristiche personologiche del paziente e rileva eventuali disturbi psicopatologici. Particolarmente utile per identificare depressione, ansia, tratti ossessivi o impulsivi.

Test di Rorschach: Test proiettivo che esplora il funzionamento emotivo profondo e le caratteristiche di personalità attraverso l’interpretazione di macchie di inchiostro. Permette di valutare meccanismi di difesa, gestione delle emozioni e struttura di personalità.

BES (Binge Eating Scale): Questionario specifico per valutare la gravità del disturbo da alimentazione incontrollata. Identifica la frequenza e l’intensità degli episodi di abbuffata.

TFEQ (Three-Factor Eating Questionnaire): Valuta tre dimensioni del comportamento alimentare: restrizione cognitiva (controllo razionale dell’alimentazione), disinibizione (tendenza a perdere il controllo) e fame percepita.

La somministrazione di questi test richiede generalmente 1-2 ore e i risultati vengono elaborati e interpretati dallo psicologo per completare il quadro clinico del paziente.

Condizioni che possono controindicare l’intervento

Non tutti i pazienti che richiedono la chirurgia bariatrica vengono giudicati immediatamente idonei. Esistono condizioni psicologiche che rappresentano controindicazioni temporanee o, più raramente, permanenti all’intervento.

Le controindicazioni temporanee includono episodi depressivi maggiori in fase acuta, disturbi d’ansia severi non trattati, disturbi psicotici in fase di scompenso, abuso o dipendenza attiva da alcol o sostanze, disturbi del comportamento alimentare severi non stabilizzati.

In questi casi, lo psicologo rilascia un certificato di non idoneità temporanea con indicazione di iniziare un percorso psicoterapeutico o psichiatrico specifico. Una volta stabilizzata la condizione, il paziente può sottoporsi a una nuova valutazione per ottenere l’idoneità.

Le controindicazioni permanenti sono rare e riguardano principalmente disturbi di personalità severi con marcata impulsività e incapacità di aderire a qualsiasi tipo di prescrizione medica, deficit cognitivi gravi che impediscono la comprensione delle indicazioni post-operatorie, disturbi psicotici cronici non controllabili farmacologicamente.

L’obiettivo non è negare l’intervento, ma garantire che avvenga nelle condizioni ottimali per massimizzare le probabilità di successo e proteggere il benessere psicofisico del paziente.

Come si svolge l’iter completo

Il percorso tipico per ottenere il certificato di idoneità psicologica si articola nel seguente modo:

Primo incontro (durata circa 2 ore): Colloquio anamnestico approfondito e somministrazione della batteria di test psicologici. Lo psicologo raccoglie informazioni sulla storia personale, familiare, lavorativa e relazionale del paziente, oltre alla storia specifica del peso e del comportamento alimentare.

Secondo incontro (durata 1-1,5 ore): Colloquio di approfondimento sugli aspetti emersi nel primo incontro. Vengono discusse motivazioni, aspettative, risorse personali e rete di supporto sociale. Si esplora la comprensione del paziente riguardo all’intervento e ai cambiamenti richiesti nel post-operatorio.

Terzo incontro opzionale: In alcuni casi può essere necessario un ulteriore colloquio per approfondire aspetti critici o per rivalutare il paziente dopo un periodo di lavoro psicologico preliminare.

Consegna del certificato: Entro una settimana dall’ultimo colloquio, lo psicologo elabora tutti i dati raccolti e rilascia il certificato di idoneità (se il paziente risulta idoneo) o di non idoneità temporanea con eventuali indicazioni terapeutiche.

Alcuni professionisti offrono anche un colloquio di follow-up gratuito a distanza di un mese dall’intervento per monitorare l’adattamento psicologico del paziente e identificare precocemente eventuali difficoltà.

FAQ: domande frequenti sulla valutazione psicologica

È obbligatorio fare la valutazione psicologica per la chirurgia bariatrica?

Sì, la valutazione psicologica è assolutamente obbligatoria per accedere alla chirurgia bariatrica, sia che l’intervento venga eseguito in strutture pubbliche che private. Questa certificazione è prevista dalle linee guida SICOB (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche) e rappresenta uno standard di sicurezza internazionale. Nessun chirurgo bariatrico serio accetta di operare un paziente senza il certificato di idoneità psicologica.

Quanto costa la valutazione psicologica per chirurgia bariatrica?

Il costo della valutazione psicologica varia in base al professionista e alla città, ma generalmente oscilla tra 150 e 250 euro per l’intero percorso comprensivo di 2-3 colloqui, somministrazione dei test e rilascio del certificato. Alcuni psicologi applicano tariffe differenziate in base al numero di incontri necessari. È consigliabile informarsi preventivamente sul costo totale dell’iter. Il certificato rilasciato in strutture pubbliche nell’ambito del percorso SSN può avere costi inferiori o essere gratuito.

Quanto tempo ci vuole per ottenere il certificato?

L’iter completo richiede generalmente 2-3 settimane dall’inizio delle valutazioni. I colloqui vengono solitamente programmati a distanza di alcuni giorni l’uno dall’altro per permettere al paziente di riflettere sugli argomenti trattati. Dopo l’ultimo colloquio, lo psicologo impiega circa una settimana per elaborare i dati e redigere il certificato. In situazioni di urgenza, alcuni professionisti possono accelerare i tempi, ma è importante non affrettare eccessivamente il processo per garantire una valutazione accurata.

Cosa succede se non vengo giudicato idoneo?

Se lo psicologo rileva condizioni che rappresentano controindicazioni all’intervento, rilascia un certificato di non idoneità temporanea indicando le motivazioni specifiche e suggerendo un percorso terapeutico appropriato. Questo non significa che il paziente non potrà mai sottoporsi all’intervento, ma che è necessario prima affrontare e stabilizzare le problematiche psicologiche emerse. Una volta completato il percorso terapeutico suggerito, il paziente può richiedere una nuova valutazione per ottenere l’idoneità.

Lo psicologo può seguirmi anche dopo l’intervento?

Assolutamente sì, e anzi è fortemente raccomandato. Il periodo post-operatorio presenta sfide psicologiche significative: gestione del nuovo corpo, modifiche dell’immagine corporea, cambiamenti nelle relazioni, necessità di sviluppare nuove strategie per gestire le emozioni senza ricorrere al cibo. Molti psicologi che si occupano di chirurgia bariatrica offrono anche percorsi di supporto psicologico nel post-operatorio, che possono fare la differenza tra il successo e il fallimento a lungo termine dell’intervento.

Posso scegliere qualsiasi psicologo o deve essere specializzato?

È fortemente consigliabile rivolgersi a uno psicologo o psicoterapeuta con esperienza specifica in chirurgia bariatrica e disturbi del comportamento alimentare. Questi professionisti conoscono le linee guida SICOB, sanno quali aspetti valutare prioritariamente e quali test utilizzare. Alcuni centri di chirurgia bariatrica hanno psicologi interni all’équipe multidisciplinare, mentre altri richiedono al paziente di procurarsi autonomamente il certificato da un professionista esterno purché competente nell’area.

Conclusioni

La valutazione psicologica per la chirurgia bariatrica non è un ostacolo burocratico, ma un passaggio fondamentale per garantire il successo dell’intervento e il benessere del paziente nel lungo termine. Affrontare questo percorso con serietà e apertura rappresenta il primo passo concreto verso un cambiamento duraturo.

Il Dr. Giuseppe Iovino è chirurgo bariatrico con esperienza pluriennale nel trattamento dell’obesità. Opera a Napoli, dove coordina un’équipe multidisciplinare che include chirurghi, dietisti e psicologi specializzati. L’approccio integrato del Dr. Iovino prevede una valutazione completa del paziente prima dell’intervento, garantendo che tutti gli aspetti medici, nutrizionali e psicologici siano ottimizzati per massimizzare le probabilità di successo. Il follow-up post-operatorio include controlli regolari con tutti i membri dell’équipe per supportare il paziente nel percorso di cambiamento. Per una valutazione specialistica o per ricevere informazioni sul percorso bariatrico completo, è possibile richiedere una consulenza anche in telemedicina.


Le informazioni contenute in questo articolo hanno scopo puramente informativo e non sostituiscono il consulto medico specialistico. Per una valutazione personalizzata del tuo caso, consulta sempre un professionista qualificato.

Per maggiori informazioni:

Il dott Giuseppe Iovino

Il dott. Michele Giuseppe Iovino si occupa della diagnosi e della terapia chirurgica dell'Obesità patologica. Già Dirigente Chirurgo dell’Ospedale Cardarelli è il responsabile di Chirurgia Bariatrica e Cura dell’Obesità del gruppo Nefrocenter® e tutor per la formazione degli specializzandi in Chirurgia Generale dell’Università Federico II di Napoli. Ha fondato il Centro vesuviano per la diagnosi e cura dell’obesità e delle malattie oncologiche e funzionali dell’apparato digerente. BIO COMPLETA